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Dipendenze patologiche, in crescita (+8%) la domanda di prestazioni: oltre 15mila le persone seguite

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Il 2021 è  stato un anno di lavoro intenso per i professionisti del Dipartimento Assistenziale Integrato-Salute Mentale Dipendenze Patologiche (DAISM-DP) dell’Azienda Usl di Parma, caratterizzato dall’incremento degli utenti che si sono rivolti ai servizi, dal perdurare degli effetti della pandemia e quindi dalla necessità di rimodulare le attività offerte.

Complessivamente l’anno scorso sono state 15.579 le persone residenti a Parma e provincia che hanno ricevuto almeno una prestazione dai servizi del Dipartimento, l’8% in più rispetto al 2020. Un numero che sale a 16.544 se si considerano anche gli accessi di non residenti nel nostro territorio.

 I COMMENTI

 “Le conseguenze connesse alla pandemia covid – afferma Massimo Fabi, commissario straordinario dell’Azienda Usl di Parma – evidenziano quanto sia fondamentale per tutti il sistema sanitario nazionale e regionale, un sistema di welfare pubblico e universalistico. In questo ambito, il dipartimento assistenziale integrato salute mentale dipendenze patologiche è un presidio fondamentale per la salute dei cittadini. Ringrazio tutti i professionisti che con grande impegno e responsabilità garantiscono le cure necessarie, in un contesto difficile di cambiamenti sociali ed economici. Un ringraziamento che estendo ai professionisti di Ospedale Maggiore, Università, centri privati accreditati, strutture residenziali, cooperative sociali, consorzi, fondazioni, associazioni di volontariato, comitato utenti e famigliari e gruppi di auto mutuo aiuto”. “La salute mentale – conclude Fabi – è sia un bene che un diritto prezioso per il singolo, e indispensabile per il benessere dell’intera collettività”.

 Pietro Pellegrini, direttore del DAISM-DP e sub commissario sanitario dell’Azienda Usl, commenta così un anno di attività: “Nel complesso i dati indicano un incremento della sofferenza di adolescenti e giovani che si manifestano in particolare con una maggiore incidenza dei disturbi del comportamento alimentare, di condotte autolesive e disturbi del comportamento, con aggressività e violazioni. I fenomeni sono complessi e la riduzione della socialità, delle attività sportive, ricreative, culturali può avere influito”.

“Nell’ambito della salute mentale adulti – continua il direttore – nel 2021, rispetto all’anno precedente, si è avuto un incremento del 10% dei nuovi accessi. L’aumento dei disturbi di adattamento e reattivi, con un +15,4% riscontrato, è in parte correlabile alla pandemia e alle difficoltà socio-economiche. Vi sono casi con disturbi psichici collegati al post-covid e al long covid. Sono aumentati significativamente, segnando un +29,4%, le patologie gravi come gli esordi psicotici. Si è osservato un incremento dei disturbi alimentari che ha interessato tutte le fasce d’età”.

“L’utenza delle dipendenze patologiche – conclude Pellegrini – registra un incremento dei nuovi casi per droghe e per alcool. Pur con tutte le misure necessarie imposte dalla pandemia, tutta la rete delle comunità terapeutiche è rimasta sempre attiva”.

 I DATI DEL REPORT 2021

 Alle attività del DAISM-DP si sono rivolte complessivamente 15.579 persone (per un solo primo accesso o prese in carico stabilmente), di cui 6.145 ai servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza, 7.092 ai servizi di salute mentale adulti e 2.342 nei servizi per le dipendenze patologiche. Il report con tutti i dati è disponibile sul sito www.ausl.pr.it

 AREA NEUROPSICHIATRIA INFANZIA E ADOLESCENZA (NPIA)

ANNONUMERO UTENTI IN CARICO (*)
20184.286, compresi 753 nuovi casi
20194.002, compresi 512 nuovi casi
20203.105, compresi 632 nuovi casi
20213.890, compresi 530 nuovi casi

* Si tratta del numero di utenti seguiti stabilmente dal servizio, con progetto terapeutico.

 L’utenza della NPIA è prevalentemente maschile (61.1%) ed ha principalmente un’età compresa tra i 6 e i 10 anni. Queste le diagnosi per macro aggregati: 25.5% per i disturbi dello sviluppo psichico, 33.4% i disturbi specifici dello sviluppo, 11% il ritardo mentale, 14.5% i fattori che influenzano lo stato di salute. Nel 2021, sono state rilasciate 139 diagnosi di DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), mentre al Centro Residenziale di San Polo di Torrile ci sono stati 86 ricoveri (58 nel 2020). Infine, sono 489 sono stati gli utenti con disturbi dello spettro autistico assistiti, di cui 90 nuovi casi.

 AREA SALUTE MENTALE ADULTI 

ANNONUMERO UTENTI IN CARICO AI CSM (Centri di Salute Mentale)*
20186.270, di cui nuovi 809
20196.061, di cui nuovi 690
20205.816, di cui nuovi 555
20216.012, di cui nuovi 611

* Si tratta del numero di utenti seguiti stabilmente dal servizio, con progetto terapeutico.

La quota prevalente di utenti (61.2%) si colloca nella fascia d’età 40-69 anni, mentre la fascia con età inferiore ai 39 anni è il 24,3% e quella con oltre 70 anni il 14,1%. I dati evidenziano che i disturbi riconducibili allo spettro “psicotico” rappresentano il 50,2% delle diagnosi, seguono i disturbi di ansia e adattamento (28,2%) e i disturbi della personalità (12,4%). Da segnalare l’incremento del 15,4% per i disturbi dell’adattamento.

ricoveri in residenze territoriali a trattamento intensivo sono stati 181, e 36 nelle strutture residenziali a trattamento estensivo. Sono stati 36 gli ospiti in comunità alloggio31 in gruppi appartamento9 in gruppi di convivenza e 27 in alloggi e gruppi appartamento collegati a residenze.

Il 27 ottobre 2021 è terminata l’attività della REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) di Casale di Mezzani, con la contestuale apertura della REMS definitiva di Reggio Emilia. Dal 27 aprile 2015 al 27 ottobre 2021 nella REMS di Casale di Mezzani sono stati effettuati 51 ricoveri che hanno riguardato 49 persone (due sono stati reingressi).

In riferimento all’attività ospedaliera, i ricoveri dello SPOI (Servizio Psichiatrico Ospedaliero Intensivo) sono stati 165 (erano 148 nel 2020), i ricoveri in day hospital sono stati 154 (contro i 156 dell’anno precedente), mentre sono in lieve aumento il numero dei ricoveri dell’SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) che passano da 253 a 250. Con l’obiettivo di acquisire-recuperare abilità, senso di autostima e appartenenza alla comunità sono stati garantiti numerosi interventi psico-sociali nelle aree tempo libero, sport, attività espressiva e multimedia, gruppi per le famiglie e di auto-mutuo-aiuto, con gruppi-laboratori-attività, in parte assicurate da personale dell’AUSL in parte da cooperative e associazioni locali in rapporto di convenzione con l’Azienda sanitaria.

 AREA DIPENDENZE PATOLOGICHE – UTENTI IN CARICO*

AREA2018201920202021
DROGHE-FARMACI1.2961.2851.2771.335,di cui nuovi 177 (+42%)
ALCOL538497495486,di cui nuovi 102 (+24%)
GIOCO1021058930,di cui nessun nuovo utente
TOTALE1.9361.8871.8611.851

* Si tratta del numero di utenti seguiti stabilmente dal servizio, con progetto terapeutico.

 Per quanto attiene all’età, la domanda di cura ai servizi coinvolge un ampio range, che nel 2021 è compreso tra i 14 e 82 anni (età media 43,5 anni). Si mantiene la caratteristica di un’età più elevata per gli utenti in trattamento per problematiche alcol-correlate e per i giocatori d’azzardo, rispetto all’utenza con problematiche droga-correlate (età media: Alcol=50; Gioco=53; Droghe=42). Gli utenti minorenni rimangono una  quota molto ridotta delle prese in carico nel settore delle Dipendenze (0,5%) e, in modo coerente con gli anni precedenti, appartengono quasi esclusivamente all’area “Droghe e/o farmaci”. Per quanto riguarda la distribuzione di genere, si riscontra un maggior numero di utenti di sesso maschile (81%) con differenze, anche sostanziali tra le aree. Nell’area “Droghe” le femmine risultano il 16%, nell’area “Gioco” si riscontra una presenza di utenza di sesso femminile pari al 20% (era l’11% nel 2020), mentre nell’area “Alcol” si osserva un valore percentuale nettamente più alto pari al 30%. All’interno dell’area problematica “Droghe e/o farmaci”, sebbene in calo, gli oppiacei si confermano come le sostanze d’abuso prevalenti (67%), mentre la cocaina si assesta sul 22%. In leggera crescita la quota di utenti con sostanza primaria cannabinoidi che nell’ultimo anno ha raggiunto il 10%. Si consolida il trend di aumento dei nuovi utenti con sostanza primaria cocaina che continua ad essere superiore alla percentuale dei nuovi utenti con sostanza primaria oppiacei. Nel 2021, infatti, il 41% dei nuovi utenti è stato preso in carico per problematiche di dipendenza primaria da cocaina, mentre il 26% si è rivolto al servizio con una domanda di trattamento per abuso/dipendenza da oppiacei e il 32 % per cannabinoidi (contro il 20% del 2020).

E’ continuata l’attività dell’Unità di Strada, che svolge funzioni ed interventi di “prossimità”, finalizzati alla riduzione del danno e alla riduzione dei rischi, attraverso la presenza nei luoghi di aggregazione e di vita di persone in condizioni o a rischio di marginalità sociale associato al consumo di sostanze stupefacenti, anche attraverso l’accoglienza e l’offerta di servizi di bassa soglia presso la struttura Drop-in.

In calo le persone tabagiste seguite dai Centri Antifumo dell’AUSL che sono state 59, mentre erano 115 nel 2020.

Fonte: parmatoday.it