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“La ludopatia nell’ambito delle dipendenze patologiche”. Giornata di sensibilizzazione su prevenzione, cura e riabilitazione

Nella Sala DigiPass della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto si è svolta la giornata di sensibilizzazione sul tema “La ludopatia nell’ambito delle dipendenze patologiche” organizzata dal Comune di Orvieto Capofila della Zona Sociale n. 12 in collaborazione con il Distretto Sanitario di Orvieto Usl Umbria 2 nell’ambito delle azioni finalizzate alla prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo previste dal Piano Regionale 2019-2021 e dal Piano Attuativo “Conoscere le regole del gioco” del Comune di Orvieto Capofila della Zona Sociale n.12.”

All’incontro di lavoro sono intervenuti l’assessore alle Politiche e Servizi sociali, Alda Coppola, la Responsabile dei Servizi Sociali e Ufficio Cittadinanza Zona Sociale n. 12 del Comune di Orvieto, Claudia Cordovani, il Direttore del Distretto USL Umbria 2 di Orvieto, Massimo Marchino, Graziano Pelliccioni, Psicologo e Psicoterapeuta presso il Ser.D. USL Umbria 2 di Orvieto ed Elisa Marceddu, Psicologa presso il Distretto USL Umbria 2 di Orvieto. Presenti anche amministratori dei Comuni del territorio, Dirigenti Scolastici, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, esponenti di Federsanità Anci Umbria e tecnici a vari livelli. 
 
In apertura, l’assessore Alda Coppola ha ripercorso le tappe che dagli anni ’90 hanno dotato il Comune di Orvieto di un Osservatorio permanente sulle Dipendenze, “strumento fondamentale per monitorare i fenomeni e svolgere una costruttiva opera di sensibilizzazione, che dopo varie vicissitudini, non ultima la pandemia, è in fase di ripartenza. Il ruolo dell’Osservatorio è oggi ancora più fondamentale per le pesanti conseguenze sociali che la pandemia ha prodotto anche sul tema delle nuove forme di dipendenza. La ludopatia costituisce un segmento importante all’interno delle varie Dipendenze che non va sottovalutato per gli effetti negativi personali e sociali che produce nella società in tutte le fasce d’età”.
 
Claudia Cordovani ha invece riassunto le fasi della “programmazione regionale e locale per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo: obiettivi e strategie” richiamando il quadro di riferimento normativo: dalla L.R. n. 21/2014, ai Piani Regionali 2019/21 (che coinvolge le Zone Sociali, supportate da Anci Umbria) e 2022-23 (che si pone in continuità con i Piani dei bienni precedenti), fino al Piano Attuativo della Zona Sociale n. 12 denominato “Conoscere le regole del gioco” che prevede due Aree di attività: la promozione/prevenzione per promuovere una cultura “No Slot” e l’Inclusione per favorire il reinserimento dei soggetti con disturbo del gioco d’azzardo a livello sociale, relazionale, lavorativo e di sostegno delle famiglie. 

Le risorse a disposizione della Zona Sociale n. 12 per azioni integrate tra area sociale e sanitaria, ed interventi clinici con programmi di sostegno sociale ammontano complessivamente a 52.392,00 Euro (di cui: 22.519,00 nella prima annualità, 13.241,00 nella seconda e 16.632,00 nella terza. 
Il Piano opera attraverso un approccio di rete che il Comune di Orvieto (capofila) ha definito nel Tavolo di Lavoro integrato Zona Sociale 12 e Distretto di Orvieto finalizzato ad avviare le attività integrate. Una struttura aperta, il tavolo di lavoro, che potrà prevedere il coinvolgimento di ulteriori soggetti: rappresentanti del Terzo settore e delle Associazioni di categoria, esponenti delle Forze dell’Ordine e dei sindacati, personalità della comunità locale e del volontariato sociale. Il Piano realizza una campagna di sensibilizzazione frutto di ricerche approfondite sulle cause all’origine del problema ponendo come obiettivo principale il cambiamento culturale sul tema del GAP, e diffonde materiale informativo contraddistinto dal marchio UMBRIA NO SLOT che gli esercizi commerciali e altre strutture deputate all’intrattenimento possono acquisire, scegliendo di eliminare o non installare apparecchi per il gioco d’azzardo. Dal 2016, infine, è attivo il numer verde regionale 800.410.902 – un servizio totalmente gratuito a cui si accede da rete fissa e mobile, dal lunedì al venerdì in orario 10 / 12 e 16 / 19 per colloqui di counseling telefonico ed informazioni sui servizi disponibili per i cittadini.
 
“Dipendenze da sostanze e dipendenze senza sostanze” è il tema trattato dal Direttore del Distretto USL Umbria 2 di Orvieto, Massimo Marchino che nel suo intervento ha illustrato la storia dell’Osservatorio Permanente sul Fenomeno delle Dipendenze, sottolineando l’importanza di questo organo nella prevenzione della diffusione del GAP e nella promozione di una cultura alternativa al gioco d’azzardo. Il direttore ha evidenziato, citando anche esempi concreti, i progetti di intervento effettuati dal Ser.D. per la cura del disturbo da gioco d’azzardo patologico, esponendo analogie e differenze tra le dipendenze da sostanze e le dipendenze senza sostanze. Concludendo, lo specialista ha effettuato una panoramica sull’andamento delle dipendenze nell’ambito della Zona Sociale n. 12, sottolineando la necessità di continuare a promuovere l’approccio di rete esistente tra i Servizi Specifici del Territorio (Distretto-Comune), favorendo la partecipazione di ulteriori soggetti istituzionali e professionisti che possano sostenere le azioni utili al contrasto del GAP.
 
Partendo dalla funzione e definizione del gioco che rappresenta comunque un’attività essenziale per lo sviluppo emotivo, affettivo, relazionale, sociale e cognitivo per l’essere umano, Graziano Pelliccioni, Psicologo e Psicoterapeuta presso il Ser.D. USL Umbria 2 di Orvieto, ha quindi approfondito la questione del “GAP il percorso di valutazione e presa in carico del Servizio per le dipendenze”. L’esperto ha spaziato dalla rappresentazione del gioco nell’arte sin dall’antichità (gioco dei dadi) e nei vari secoli fino ai giorni nostri in cui il gioco si avvale di apparecchi automatici o elettronici (slot machine, video lottery, gratta e vinci, lotto e superenalotto, giochi online, bingo, scommesse sportive), per arrivare poi alla definizione del gioco d’azzardo e delle diverse tipologie di giocatori, fino alle fasi di sviluppo del disturbo quando la psicologia del giocatore d’azzardo diventa patologica ed ha come conseguenze maggiori l’isolamento, l’indebitamento, i problemi al lavoro, i problemi familiari e altri problemi penali e legali, al punto da richiedere la presa in carico e gli interventi terapeutici del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale nei SerD Asl Umbria2, un percorso articolato in varie fasi.

Fonte: orvietonews.it

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