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La ludopatia è una dipendenza Fenomeno in allarmante crescita

Il direttore medico di presidio Luca Lavazza: “La pandemia non ha messo un freno al gioco d’azzardo. Occorre far capire che vince chi non si affida passivamente alla fortuna ma ai propri punti di forza“

Una sala giochi, o comunque un suo fac simile, è tutto ciò che non ti aspetti nell’atrio dell’ospedale San Luca. E ieri, nel corso della presentazione di “Slow Life Slow Game“ di Asl e Lucca Crea, gli utenti, sorpresi e incuriositi, hanno dato immediata dimostrazione di questo.

“In effetti è un messaggio trasmesso in modo decisamente irrituale e innovativo – dichiara il dottor Luca Lavazza, direttore medico di presidio – Un tentativo di aggancio attraverso un canale che non è il solito, connotato da una forte dose di creatività, quella di ricreare una slot machine. Tutto ciò grazie al dottor Maurizio Varese, che è l’anima di un progetto che sta interessando, oltre a tutta la Nord Ovest, anche le altre Asl“.

Ma cosa si vince a questa curiosa slot machine del San Luca?

“Si vince in consapevolezza contro il rischio della ludopatia, una modalità innovativa che possa arrivare a tutti e far comprendere meglio quali siano i rischi correlati alla pratica del gioco d’azzardo“.

Gioco e luogo di cura vanno d’accordo?

“Assolutamente, perchè a tutti gli effetti la ludopatia è un problema di salute, rientra nelle tossicodipendenze. Il fatto di parlarne qui dentro, nel San Luca, vuol dire che dobbiamo stare attenti perchè dietro questa smodata passione per il gioco si annidano dei rischi per la tua salute e per la tua famiglia. Il gioco elettronico che ospitiamo per tre giorni al San Luca, una volta sollecitato, fornisce ottimi consigli e informazioni sul come interpretare correttamente lo spirito del gioco“.

Davvero il gioco sano può combattere quello malato?

“Questo è l’approccio. Infatti dopo l’interazione con la slot nel modulo c’è anche la fase finale dove vengono proposti altri modelli di gioco che chiamano in campo le abilità personali. Le persone che soffrono di ludopatia sono convinte che l’essere vincenti è legato a riuscire al gioco che invece è dettato solo dalla fortuna“.

L’alternativa qual è?

“Il modello da perseguire anche nello svago e nel divertimento è quello che implica lo sviluppo di abilità che sono espressione di costruzione della persona. Quindi più giochi da tavolo e di interazione con l’altra persona mentre il gioco d’azzardo conduce all’isolamento“.

Fonte: lanazione.it

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