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Droga, le ragioni del no

Con la sentenza n. 51/2022 la Corte Costituzionale ha dichiarato non ammissibile il quesito referendario che puntava a rendere legale la coltivazione di piante da cui ricavare qualsiasi tipo di stupefacente, inclusi papavero da oppio e coca, e ad abolire la reclusione per il traffico e lo spaccio delle droghe c.d. leggere. Tuttavia lo sforzo per liberalizzare la droga prosegue: in tale direzione all’ordine del giorno dell’Aula della Camera dei Deputati, dopo l’approvazione in Commissione Giustizia, vi è un testo che riunisce varie proposte di legge. Con questo volume, che si inserisce nel solco dei precedenti sull’eutanasia e sul d.d.l. Zan, si intende offrire un quadro d’insieme che:- illustra gli effetti delle principali sostanze stupefacenti, in particolare dei derivati della cannabis, sul fisico, sul sistema neurologico e sull’equilibrio psichico, – riassume l’evoluzione del quadro normativo dalla prima legge di disciplina della materia fino alle più recenti sentenze costituzionali e di legittimità, e al testo unificato all’esame del Parlamento,- descrive il profilo criminologico del traffico, della diffusione e del consumo delle droghe in Italia,- replica ai più frequenti luoghi comuni che si usano per sostenere la legalizzazione di quelle c.d. leggere, anche alla luce di quanto accaduto negli ordinamenti che hanno introdotto leggi permissive, – apre la prospettiva sul pieno recupero della persona, sul quale sono impegnate da tempo le Comunità.

Fonte: Centro Studi Rosario Livatino

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