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Droga, internet e azzardo: una stimolazione elettrica aiuta contro le dipendenze

Il trattamento gratuito all’Asl To5. Possibili più cicli

Da oggi in Piemonte sarà più facile tentare di uscire dalla dipendenza da cocaina, gioco d’azzardo e internet per i quali, al momento, non esisterebbe alcuna terapia farmacologica.

Il merito è del primo centro per la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (Trms) gratuito, inaugurato ieri dal Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl To5 e diretto dal dottor Massimo Baruchello.

Si tratta di una cura non invasiva già un uso nella sanità privata piemontese (e in quella pubblica altrove) applicata per trattare patologie da dipendenza, psichiatriche o neurologiche. La terapia viene somministrata attraverso un’apparecchiatura innovativa con un trattamento mirato di 15-20 minuti due volte a settimana (per tre settimane consecutive).

Ecco come funziona. «Il dispositivo produce un campo magnetico che viene appoggiato alla testa del paziente ed è in grado di creare, all’interno della sua corteccia cerebrale, un campo elettrico che pungola la zona dandole maggiore neuroplasticità e stimolando anche alcuni nuclei alla base della gratificazione personale — spiega Baruchello—.

Negli Stati Uniti il Trms è già approvato come terapia per la depressione farmaco resistente, per la riabilitazione post ictus e per contrastare il Parkinson». Fino a ieri la sanità pubblica piemontese non possedeva nemmeno uno di questi dispositivi. Poi, il dottor Baruchello ha chiesto «al coordinamento regionale di poter usare uno dei finanziamenti del fondo statale alle Regioni contro il gioco d’azzardo patologico per acquistare una macchina Trms (costo circa 100 mila euro) e, ricevuto parere favorevole nel dicembre 2020, siamo partiti con la richiesta d’acquisto».

Il progetto del Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl To5 rappresenta anche un modello di buone pratiche tra struttura sanitaria del territorio (il Serd) e la Neurologia negli ospedali afferenti all’Asl To5 (diretta da Marco De Matteis) che si occupa della somministrazione del trattamento di Neurostimolazione. La stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, infatti, «può essere utilizzata anche per contrastare alcune patologie prese in carico dalle nostre strutture» spiega De Matteis. Nel privato questo tipo di trattamento arriva a costare anche 10 mila euro a ciclo.

«In Italia sono pochissimi i centri del servizio sanitario che hanno esperienze di neuromodulazione nell’ambito delle dipendenze e in Piemonte, questa è la prima apparecchiatura pubblica — chiarisce Angelo Pescarmona, direttore generale dell’Azienda To5 — per questo, la metteremo a disposizione dei pazienti di tutte le Asl regionali». Gioco d’azzardo e abuso di internet, sono malattie alle quali la vita quotidiana espone sempre di più e che, per numero di casi e intensità della dipendenza, rappresentano una vera emergenza sociale. Solo all’Azienda Sanitaria Locale To5, infatti, sono 1.500 i casi in cura attualmente per sofferenza da una o più subordinazione esterna, da sostanze o comportamentali; un terzo sono alcolisti, 150 patologici del gioco d’azzardo, malattia che cela un enorme sommerso «che, purtroppo, esce alla luce del sole per lo più quando la situazione familiare è ormai disastrosa» chiariscono dal Serd. Massimo Baruchello avverte: la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva non dev’essere intesa come la panacea di tutti i mali.

Spesso «per trarre beneficio a lungo termine, bisogna ripetere più cicli di trattamento ai quali, comunque, è sempre opportuno accompagnare anche un servizio psicoterapeutico costante».

Fonte: torino.corriere.it

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