asd

Seguici anche su

A Terni il progetto Eskere contro le dipendenze: “I ragazzi prendono sostanze di cui non conoscono componenti ed effetti”

TERNI – «Il dato ternano che fa riflettere è legato al fatto che, l’uno e cinque per cento dei ragazzi intervistati, dice di assumere anche saltuariamente sostanze di cui non conosce nulla. Né i componenti e neppure le conseguenze».

Giulio Trivelli, sociologo e psicologo esperto in disagio giovanile e dipendenze, fornisce il quadro del progetto Eskere nato dal patto di collaborazione che il Comune di Terni ha stipulato con l’associazione di promozione sociale Inter Alma per contrastare il fenomeno delle dipendenze nei preadolescenti e negli adolescenti ternani con interventi nelle scuole ternane.

L’avvio di Eskere nelle classi del liceo scientifico Donatelli, dove gli studenti piangevano la scomparsa di Flavio e Maria Chiara, i due adolescenti che frequentavano la scuola e che sono stati stroncati dall’assunzione di stupefacenti.

«Era doveroso partire da loro anche se non nascondo di essermi trovato in difficoltà. In un’ora e mezza avrei dovuto spiegare loro perché non avrebbero mai dovuto drogarsi».

Il punto sul progetto Eskere al centro multimediale, dove vengono presentati anche i dati messi insieme dal Cnr che, con lo studio Espad,  che scatta l’istantanea delle dipendenze.

In Umbria, accanto all’uso smodato di sostanze sconosciute e al fatto che quasi il 20 per cento dei ragazzi ha ammesso di aver usato almeno una sostanza illegale, emerge l’allarme Hikikomori, sindrome che spinge i ragazzi e le ragazze a ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi.  Rinchiusi nella propria abitazione, evitano qualunque tipo di contatto diretto con il mondo esterno, spesso anche con i familiari.

Lo studio Espad di Silvia Biagioni del Cnr dice che, a  livello regionale, il consumo di sostanze psicoattive risulta circa in linea con quanto osservato a livello nazionale, con prevalenze leggermente superiori in relazione all’utilizzo di cannabis e al gioco d’azzardo problematico. Quanto all’alcol, l’anno scorso è stato bevuto dal 72 per cento degli studenti intervistati e negli ultimi anni la prevalenza delle ubriacature fra le ragazze ha superato quella dei ragazzi.

Dopo la pandemia si è osservato un calo dei consumi di sostanze psicoattive, sia legali sia illegali, mentre sono in aumento l’utilizzo problematico di Internet e il fenomeno del cyberbullismo.

Trivelli, che è andato nelle classi delle scuole ternane per mettere insieme un quadro del fenomeno delle dipendenze, è convinto che «sia necessario ripartire dall’intelligenza emotiva, dalla capacità dei ragazzi di riconoscere le proprie emozioni».

Per l’assessore al welfare, Cristiano Ceccotti, che ha promosso la giornata per fare il punto sul progetto sulle dipendenze «il patto di collaborazione tra Comune e Inter Alma, che ringrazio per questo importante lavoro, rappresenta un’occasione per affrontare le delicate tematiche della dipendenza e delle droghe con l’intervento di professionisti esperti, con l’obiettivo di mettere in campo una prevenzione seria tra i giovanissimi».

Fonte: ilmessaggero.it

Condividi su